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sensori estensimetrici a pressione - celle di carico
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Feb 21
La differenza tra sensori estensimetrici elettrici e ottici
  • 10 Febbraio 2021
  • Redazione_AEP
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La nostra azienda produce da anni sensori estensimetrici precisi, funzionali e di qualità. Perciò, negli anni abbiamo analizzato numerose soluzioni e seguito passo dopo passo i progressi della tecnologia. Con questi presupposti, oggi condividiamo un po’ delle nostre conoscenze con voi, parlandovi della differenza tra sensori estensimetrici elettrici e ottici.

Partiamo dalle basi: cos’è il sensore ad estensimetro?

Al fine di valutare e misurare in modo ottimale le forze meccaniche, è necessario fare numerosi calcoli. Fortunatamente, al giorno d’oggi possiamo affidarci a varie tecnologie e, più nello specifico, alle funzionalità dei differenti sensori estensimetrici. Questi ultimi consentono di misurare la forza grazie ad un elemento realizzato con un resistente materiale elastico, presente al loro interno.

Su questo elemento viene applicata la forza. Chiaramente, questa va a formare una lieve deformazione dell’elemento elastico, grazie alla quale può essere misurata la forza applicata. In base alla grandezza del componente elastico, è possibile determinare il campo di misura del dispositivo in oggetto.

Gli estensimetri elettrici

Gli estensimetri elettrici basano il loro funzionamento su una tecnologia tra le più affermate del settore. Assicurano l’acquisizione di valori corretti tramite la misurazione del cambiamento della resistenza elettrica in un determinato componente. Proprio per queste ragioni, si rivelano ottimi per effettuare un’analisi sperimentale della sollecitazione o al fine di produrre dei trasduttori.

Oltretutto, i sensori estensimetrici elettrici risultano molto apprezzati in quanto riescono a misurare le deformazioni meccaniche tramite delle pellicole integrate all’interno di una cella di carico oppure all’interno di un trasduttore di forza. Al fine di poter acquisire una deformazione positiva o negativa, è necessaria una modifica nella resistenza elettrica dell’estensimetro in questione.

Questa tipologia di prodotto è disponibile in numerosi modelli diversi, che propongono varie misurazioni, come ad esempio quella lineare riferita alla deformazione tramite un solo piano assiale.

celle di carico

I sensori estensimetrici ottici

Gli estensimetri ottici impiegano le proprietà della luce e di una fibra ottica per poter misurare la deformazione meccanica. Sono costituiti da fibre ottiche di silicio, rivestite da polimeri robusti, e dalla fibra di Bragg. Questa combinazione consente di migliorare il funzionamento dei sensori estensimetrici.

La fibra di Bragg è posta nel nucleo della fibra ottica: questi due componenti permettono il passaggio della luce tramite le incisioni ed il suo conseguente riflesso tramite i bandgap. Le variazioni dei periodi della fibra di Bragg sono normalmente date dalle deformazioni meccaniche, le quali causano delle variazioni della luce.

Infine, si ha un interrogatore collegato alla fibra ottica, il quale riesce a diffondere una luce laser con varie lunghezze d’onda ed analizzare di conseguenza la luce che viene riflessa tramite il sensore ottico. Quest’ultimo riesce a misurare le varie deformazioni meccaniche.

Quali sono i sensori estensimetrici adatti alla vostra azienda?

Se avete dubbi sul prodotto da implementare all’interno della vostra quotidianità lavorativa, vi suggeriamo di valutare le soluzioni di AEP transducers. Proponiamo sensori estensimetrici moderni ed efficienti, dotati delle migliori caratteristiche metrologiche. Siamo a vostra disposizione per rispondere alle vostre domande e per garantirvi prodotti precisi, funzionali e personalizzati.

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